LA RESPONSABILITA’ DI BANCHE E INTERMEDIARI NEL TRADING

In questa intervista scopriamo cosa fare quando si è vittima di truffe nel trading a causa di un consiglio del Consulente della Banca o della Società di intermediazione

LA BANCA È RESPONSABILE PER I CONSIGLI DEL CONSULENTE

Nel mondo degli investimenti una cosa è certa: il rischio. Ma fino a che punto esso è tollerabile?

Troppo spesso si sente parlare di investimenti andati male o, addirittura, truffe a causa dei consigli errati (a volte dati anche in buona fede) di consulenti finanziari di cui ci si fida, se non altro perché dipendenti di banche o società dalla reputazione impeccabile.

Proprio per questo, a tutela dell’affidamento dei clienti è previsto nell’art. 31 del Testo Unico Finanziario che “Il soggetto che conferisce l’incarico è responsabile in solido dei danni arrecati a terzi dal consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede”.

La responsabilità di banche e società, addirittura, sussiste anche se il consulente abbia ecceduto i limiti del proprio mandato, essendo sufficiente che il cliente si sia fidato di quest’ultimo perché dipendente della banca (in gergo tecnico si parla di “occasionalità necessaria”).

Se anche tu hai ricevuto un danno ingiusto dal consulente finanziario e vuoi sapere come recuperare i tuoi capitali direttamente dalla banca, prenota un colloquio gratuito di 20 minuti con un avvocato.

COSA POSSO FARE SE PERDO L’INVESTIMENTO A CAUSA DEL CONSULENTE?

La risposta a questa domanda dipende dalla rottura o meno del rapporto con il broker o la piattaforma con i quali fai trading.

Se infatti il rapporto non è ancora cessato, una scelta intelligente è quella di richiedere uno statement, dal quale risultino le operazioni di investimento e disinvestimento fatte.

Questo è infatti un documento probatorio utilissimo per tutelarsi in un eventuale giudizio futuro. Con esso diventa addirittura possibile richiedere non solo la restituzione dei capitali investiti ma anche i quelli eventualmente accumulati con il trading.

Se al contrario il rapporto è oramai cessato e non si ha modo di procurarsi tale statement, resta ferma la possibilità di riottenere il capitale perso e, documenti permettendo, forse qualcos’altro in più.

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OFFERTA: LEGAL SHARING

Purtroppo, sono frequenti i casi di truffe o danni a trader e investitori, e il contenzioso è quindi molto diffuso. Proprio per questa diffusione e per la similarità dei casi è possibile applicare i principi della Sharing Economy anche nel mondo legale. 

Questo si traduce nella possibilità di ottenere un preventivo ridotto per le eventuali attività che i clienti con casi simili vogliano intraprendere per tutelare i propri diritti.

Questo avviene grazie all’adozione del Legal Sharing, innovativa formula di offerta del servizio legale che si basa su tre presupposti: 

  • Un insieme di casi simili con argomentazioni e azioni replicabili.
  • Gruppi “virtuali” di clienti, divisi per trattazione e giudice ma accomunati nello studio
  • Conformità al tariffario del D.M. n.55/2014 e alle possibilità di deroga alle tariffe medie.

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