Coronavirus: le misure del governo in parole semplici

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I mutui prima casa: attenzione al fondo di solidarietà e alle polizze assicurative.

Il coronavirus è tra gli eventi che consentono di accedere a un fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa, intesa come abitazione principale del mutuatario.

E’ possibile sospendere il pagamento delle rate del mutuo di acquisto della prima casa?

Con questo fondo, si ha la possibilità di chiedere e ottenere la sospensione del pagamento delle rate: 

  • per non più di due volte (dunque, se l’hai già ottenuta in precedenza, puoi chiederla una seconda volta e poi basta);
  • per un massimo complessivo di 18 mesi (dunque, se l’hai ottenuta in precedenza, devi contare -nei 18 mesi- anche il periodo precedente); 
  • senza alcuna commissione o spesa di istruttoria; 
  • senza richiesta di garanzie aggiuntive.

Le rate sospese andranno alla fine della durata del mutuo, con gli stessi importi e la stessa periodicità, salvo diverso patto tra le parti.

Chi non può chiedere la sospensione delle rate di mutuo prima casa?

Nonostante il coronavirus, la sospensione non può essere richiesta:

  • da chi -al momento della presentazione della domanda- è in ritardo nei pagamenti in un tempo superiore a 90 giorni consecutivi;
  • per i mutui in cui è già pervenuta la comunicazione (in qualunque forma) della decadenza dal beneficio del termine o di risoluzione del mutuo;
  • da chi ha fruito o fruisce di agevolazioni pubbliche;
  • da chi beneficia di un’assicurazione che copre il rischio degli eventi che giustificano l’accesso al fondo, sempreché copra le rate sospese e sia efficace nel periodo di sospensione.

PRIMA AVVERTENZA: controlla la POLIZZA ASSICURATIVA che dovessi avere eventualmente sottoscritto quando ti è stato concesso il mutuo. 

Chi può chiedere la sospensione delle rate di mutuo?

Con il decreto legge di inizio marzo (il n.2/2020), possono chiederlo coloro stanno patendo una sospensione dal lavoro o la riduzione dell’orario di lavoro.

Con l’ultimo decreto legge (il n.18/2020), possono chiederlo -eccezionalmente e, cioè, fino al 16 dicembre 2020- i lavoratori autonomi e i liberi professionisti.

Tutti, però, devono trovarsi in determinate condizioni.

Quali condizioni?

Per coloro che si sono visti sospeso il lavoro o ridotto l’orario di lavoro, occorre che la sospensione o la riduzione durino almeno 30 giorni.

Per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti, la condizione è la riduzione del fatturato di un trimestre e, più precisamente: 

  • si prende a riferimento il fatturato di un qualsiasi trimestre successivo al 17 marzo 2020 (l’ultimo trimestre disponibile è quello che finisce il 16 dicembre 2020);
  • è possibile avere a riferimento il fatturato in un periodo inferiore al trimestre e ciò nel caso la domanda di sospensione delle rate del mutuo prima casa, venisse presentata prima del 20 maggio 2020 e, cioè, prima che finisca il primo trimestre utile che parte dal 21 febbraio 2020: in tal caso, si considera il fatturato di questo periodo minore (che va dal 21 febbraio 2020, alla data di presentazione della domanda); 
  • dopodiché, si confronta questo fatturato di riferimento (quello trimestrale o del periodo minore, a seconda di quando presenti la domanda) col fatturato dell’ultimo trimestre 2019;
  • se dal confronto emerge che il fatturato si è ridotto di oltre il 33% e che ciò è dipeso dalla chiusura o dalla restrizione della propria attività, per l’emergenza coronavirus, allora è possibile chiedere di non pagare le rate del mutuo prima casa.

Ci sono altri casi per sospendere il pagamento del mutuo prima casa?

La risposta è SI.

Per una spiegazione breve, leggi: Si possono sospendere le rate del mutuo prima casa?

A chi presentare la domanda di sospensione delle rate di mutuo?

La domanda di sospensione va presentata tramite l’intermediario bancario o finanziario che ha concesso il mutuo.

Va allegata l’autocertificazione contenente la dichiarazione relativa alla riduzione del fatturato.

Non serve allegare il modello ISEE.

È importante sapere che il fondo di solidarietà non è illimitato, nel senso che opera nei limiti delle risorse disponibili (aumentate dal Governo, per l’emergenza coronavirus) e fino ad esaurimento delle stesse

Per info ed eventuale assistenza, contattaci su info@legalars.net, visita il nostro sito o dai un’occhiata alla nostra pagina Facebook!

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